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lunedì 16 gennaio 2017

Il Paradiso di Santin


Tra le torte da credenza, la Torta Paradiso è quella che ha più carattere, con una propria identità, dal gusto inconfondibile. Mordendo una fetta di questa torta è difficile sbagliare o confondersi, è lei. Il gusto e la scioglievolezza la rendono unica e preziosa, nonostante i pochi e semplici ingredienti: burro, uova, zucchero, farina, fecola, buccia di limone. Ma in grado, vi assicuro,  di regalare alle vostre papille gustative un’esperienza sensoriale ai confini con l’Aldilà (forse da qui il nome!).
Da vent’anni parte attiva del mio vademecum della pasticceria, questa torta riesce a riconquistarmi ogni volta che la preparo. La ricchezza dell’impasto suggerisce di mangiarla “al naturale”, senza fronzoli o appesantimenti vari, però… Una farcia fresca e delicata non involgarisce il risultato, ma ve ne parlerò un’altra volta, di questa versione. 
La ricetta che eseguo oggi non è più quella di vent’anni fa, da quando ho scoperto la versione di Maurizio Santin non l’ho più lasciata (ça va sans dire). 

INGREDIENTI

300 gr di burro morbido
300 gr di zucchero semolato
200 gr di tuorli (10 circa)
120 gr di albumi (4 circa)
150 gr di farina 00 Molino Esposito
150 gr di fecola
Buccia di limone

PROCEDIMENTO

1 . Lasciate il burro a temperatura ambiente in modo che si ammorbidisca.
2 . Montatelo  con le fruste elettriche finchè risulterà morbido e cremoso. 
3 . Aggiungete un tuorlo e lavorate con le fruste finchè il tuorlo sarà ben incorporato al burro. Procedete così, incorporando i tuorli uno per volta.
4 .  Unite  250 g di zucchero e continuate la lavorazione.
5 . Aggiungete la scorza grattugiata di un limone.
6 . Montate gli albumi con i restanti 50 g di zucchero fino ad ottenere una meringa soda e lucida.
7 . A parte  setacciate la farina con la fecola e unitela all’impasto. Lavorate ancora fino ad ottenere un impasto omogeneo.
8 . Amalgamate gli albumi all’impasto con movimenti dall’alto verso il basso.
9 . Imburrate ed infarinate una tortiera da 26-28 cm di diametro. Versare il composto ed infornare per circa 40 minuti in forno preriscaldato a 170°. Spolverizzate a piacere con zucchero a velo.


venerdì 23 settembre 2016

La Crema pasticcera del maestro Santin


La ricetta di oggi non ha bisogno di grandi parole, è lei la regina della pasticceria italiana. Base, supporto, compagna in molte preparazioni, la crema pasticcera regna sovrana nella nostra tradizione pasticcera.
Propongo qui la versione del maestro Santin, autorevole protagonista della pasticceria contemporanea.
Prometto di non essere prolissa ma voglio spendere due parole su Maurizio Santin. Figlio “d’arte” - il papà Ezio è stato chef e patron della pluristellata “Antica Osteria Del Ponte”, punto di riferimento non solo per i gourmets e gourmands milanesi ma dell’Italia intera -  vanta nel curriculum collaborazioni con AlainDucasse, Joel Robuchon, Georges Blanc. Le spiccate qualità professionali si uniscono ad una grande disponibilità e generosità, sempre pronto a dispensare consigli, correggere, guidare; anche una sola parola, ma non c’è mai stato un mio messaggio (e non sono pochi!) a non ricevere risposta. Questo modo di fare, concretizza la sua filosofia di “pasticceria democratica”, “[…] se decidi  di essere “social” allora devi darti, devi permettere che ciò che insegni o divulghi sia compreso da tutti e soprattutto devi dare la possibilità che quella ricetta riesca.” Senza dubbio riesce, egregiamente, ogni giorno nel suo intento.
Da qualche mese è al timone della pasticceria dell' Antico Caffè Spinnato di Palermo, e naturalmente è stata una delle  tappe durante il mio ultimo viaggio in Sicilia. Sopportata e supportata dai miei compagni di viaggio, abbiamo trascorso gran parte del  pomeriggio al tavolo della pasticceria, onorando e assaporando i dolci del maestro Santin. Dolci da estasi per un'eccellente esperienza di gusto da non dimenticare.

INGREDIENTI

½ l di latte intero
4 tuorli
125gr. di zucchero semolato
40 gr di farina
Bacca di vaniglia o buccia di limone


PROCEDIMENTO
  1. Scaldare il latte in un pentolino con la buccia di limone (senza portare a bollore).
  2. In una ciotola, mescolare con una frusta i tuorli con lo zucchero, fino a rendere il composto omogeneo.
  3. Unire la farina setacciata.
  4. Unire il latte scaldato al composto, mescolare bene con la frusta e riportare tutto sul fuoco.
  5. Cuocere fino ad un minuto dopo il bollore.
  6. Riempite la vasca del lavello con acqua freddissima.
  7. Mettete dentro il fondo della pentola e continuate a mescolare affinchè la crema raffreddi velocemente.
  8. Una volta raffreddata, versatela in una ciotola, copritela con la pellicola a contatto e trasferitela in frigo.