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giovedì 29 dicembre 2016

Le Alaci


Mia nonna materna, da piccolina, ha trascorso qualche anno nella Calabria ionica, per via del lavoro del mio bisnonno, che faceva il “mulattiere”. Di quegli anni, nella nostra famiglia è rimasta qualche parola dialettale, usata raramente da lei, e le “alaci”, sorta di zeppole impastate con olio e vino, e fritte. Quindi il Natale per noi non è solo zeppole, come la tradizione locale vuole, ma anche alaci.
Le dosi vanno tra il sentimento e l’unità di misura, ma non è facile racchiudere le ricette delle nonne nei numeri.

INGREDIENTI

1 kg di farina
25 gr di lievito di birra
2 bicchieri di vino (io lo uso bianco)
1 bicchiere d’acqua
1 bicchiere di olio extra vergine d’oliva
18 gr di sale (circa un cucchiaio)
Olio di arachidi per friggere

PROCEDIMENTO
  1. Sciogliete il lievito in due cucchiai d’acqua, aggiungete, quindi,  una parte di vino e di olio e iniziate a miscelare la farina.
  2. Procedete alternando i liquidi con la farina, fin quando esaurite gli ingredienti (con l’ultima dose di farina, inserite il sale).
  3. Lavorate energicamente per qualche minuto (io da tradizione lo faccio a mano), fin quando otterrete un impasto liscio e sodo.
  4. Lasciate riposare l’impasto per qualche minuto, poi procedete col fare dei salsicciotti (la ricetta originale prevede che siano “rigati”, ma vanno bene anche lisci) e lasciateli lievitare per almeno due ore, fino al raddoppio del volume.
  5. Friggete in abbondante olio bollente e servite ben caldi, accompagnati da salumi, formaggi e un buon bicchiere di vino. 

giovedì 8 dicembre 2016

Il Pandorlato

Chi ama stare con le mani in pasta sa, per certo, che i maestri indiscussi del web, in campo di lievitati, sono loro: Adriano e Paoletta.
Già da un po’ corteggiavo il Pan Babà di Adriano, proponendomi di farlo, poi mentre giravo tra i lievitati di Paoletta, ho notato questo Pan Baba’ di Adriano  vestito a festa. Beh, considerando il periodo, non potevo certo rimanere impassibile. Fortuna vuole che in casa avessi tutti gli ingredienti, così incomincio subito ad impastare.
Non è il Panettone, ma un impasto (buonissimo) molto simile al Pandoro, ma di più facile gestione perché senza lievito madre e con tempi ridotti.


INGREDIENTI

280 gr di farina W 350 (o manitoba)
80 gr di latte intero
90 gr di zucchero
110 gr di burro
180 gr di uova intere (circa 3)
8 gr di lievito di birra fresco
5 gr di sale
Buccia grattugiata di 1 arancia
1 cucchiaino di miele d’acacia
2 cucchiai di Cointreau
1 manciata di mandorle con la pelle


PROCEDIMENTO

Sera:
  1. Mescolate il latte intiepidito con il lievito, il miele e 70 gr di farina. Coprite.
  2. Dopo una mezz’ora (deve gonfiare), unite gli albumi il resto della farina e mescolate con la foglia (vel. 1).
  3. Unite il sale, il liquore, portate lentamente a vel. 2 e incordate l’impasto (ci vorranno circa 10 minuti).
  4. Riducete a vel. 1,5 ed unite un tuorlo, alla ripresa dell’incordatura aggiungete un altro tuorlo e metà dello zucchero, riprendete l’incordatura ed unite l’ultimo tuorlo con tutto lo zucchero, incordate.
  5. Montate il gancio, avviate a vel. 1, serrate l’incordatura ed unite, un cucchiaino alla volta, 40 gr di burro fuso freddo.
  6. Portate a vel. 1,5, incordate e aggiungete il burro rimanente morbido a pezzetti, insieme alla buccia d’arancia grattugiata. Incordate (dovrà presentarsi lucido e ben legato).
  7. Ponete in un recipiente da frigo, sigillate e, dopo 40 minuti, ponete in frigo sui 6°/7° fino al mattino.

Mattino:
  1. Tirate fuori dal frigo e, dopo 30 min, rovesciate sul tavolo infarinato e date un giro di pieghe del tipo 2, ottenendo una massa compatta.
  2. Con la chiusura sotto, arrotondate e ponete in uno stampo da panettone da 750 gr 16x11 cm.  Coprite con pellicola e ponete in forno spento, lampadina accesa, finchè non arriva ad un dito e mezzo sotto il bordo dello stampo (a me ci sono volute circa 4 ore).
  3. Pennellate delicatamente con albume leggermente sbattuto,  e spolverate prima con granella di zucchero, poi decorate con le mandorle, infine spolverate con zucchero a velo.
  4. Quando quest’ultimo sarà assorbito, spolverate di nuovo con zucchero a velo e infornate a 180° (preriscaldato) per circa 30 min., posizionato sulla grata bassa del forno.
  5. Sfornate e fate raffreddare su una gratella.
Adriano

martedì 6 dicembre 2016

Ghirlanda di biscotti


Ormai l’attesa del Natale e l’atmosfera natalizia scandiscono le nostre giornate. Profumi, sapori, luci,  immagini ci accompagnano in queste giornate di Avvento. Ci prepariamo con l’animo al Giorno della vita (Dies Natalis), ma le case, le strade, le piazze, addobbate a festa, ci immergono incessantemente in questo clima di festa.
Ormai da qualche anno, abbiamo sposato l’usanza anglosassone della ghirlanda natalizia sulla porta di casa e appena ho visto questa, fatta con i biscotti, ho subito pensato che facesse al mio caso;)
L’idea è di “Chiara passion” e mi è subito piaciuta.
Così, con i bambini, ci siamo divertiti a fare questi biscottini per la ghirlanda, anzi per le ghirlande, una da appendere e una da mangiare… Sono dei semplicissimi frollini aromatizzati all’arancia, dal gusto semplice ma insostituibile.

INGREDIENTI

150 gr di burro morbido
150 gr di zucchero
3 tuorli
300 gr di farina
Buccia d’arancia
Un pizzico di sale


PROCEDIMENTO
  1. Nella planetaria (con la foglia) impastate il burro morbido con lo zucchero e la buccia d’arancia.
  2. Aggiungete le uova e, in seguito, la farina con il pizzico di sale.
  3. Quando l’impasto è amalgamato, fate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti (io anche di più).
  4. Stendete l’impasto ad uno spessore di 4 mm e ricavate i biscotti con uno stampino a forma di omino (o quello che preferite).
  5. Sistemate i biscotti su una teglia (coperta da carta forno) intorno ad una ciotolina o ad un coppapasta di 10 cm. Sovrapponete mani e piedi degli omini, spennellandoli con poco albume.
  6. Ripassate in frigo per mezz’ora.
  7. Sfilate l’anello al centro della ghirlanda e stendete sulla superficie un velo di latte.
  8. Infornate a 175° per 15 minuti.
  9. Fate raffreddare la ghirlanda, poi passate tra gli omini un nastro per appenderla. 

venerdì 2 dicembre 2016

Parfait all'Amaretto


Il Natale si inizia a sentire: profumi, addobbi, luci, freddo, musica. E che dite? Non sarà, forse, il caso di pensare ai piatti per le feste? Difficilmente la festa prescinde dalla tavola imbandita, e il Natale è la festa per eccellenza, non solo per noi cristiani, ma per l’intero Globo. Si aprano, dunque, le danze!
Cominciamo da un dessert. Questo Parfait, dal gusto raffinato e delicato, si presta molto bene a chiudere un pranzo o una cena importante. Ho scelto di aromatizzarlo con dell’Amaretto, ma potete sostituirlo con Cointreau o Grand Marnier, o ancora con una polvere di mandorle o pistacchi pralinati. Insomma, la versatilità di questo semifreddo vi consentirà di adattarlo al vostro gusto o di abbinarlo con facilità al vostro menù delle feste.

INGREDIENTI

5 tuorli
150 gr di zucchero
5 cucchiai di Amaretto
350 gr di panna montata
INGREDIENTI PER IL CROCCANTE:
120 gr di mandorle con la pelle
70 gr di zucchero
2 cucchiai d’acqua

PROCEDIMENTO
  1. Portate a ebollizione 150 gr di zucchero con 150 gr d’acqua. Lasciate sobbollire per 5 minuti.
  2. Montate i tuorli tenendo il recipiente sopra un bagnomaria caldo, incorporatevi lo sciroppo bollente (continuando a sbattere con le fruste finchè il composto non sia triplicato.
  3. Versatelo in una ciotola capiente, aggiungete l’Amaretto e lasciate raffreddare.
  4. Incorporate la panna montata e versate il composto in uno stampo bagnato di liquore.
  5. Ponetelo nel freezer (io lo preparo con un giorno d’anticipo).
  6. Per il croccante, in un pentolino mettete le mandorle con due cucchiai d’acqua e lo zucchero.
  7. Cuocete a fuoco vivo, mescolando con un cucchiaio di legno, fin quando lo zucchero sarà diventato un caramello chiaro.
  8. Versate il composto su un foglio di carta da forno e lasciate raffreddare. Quando il croccante  si sarà raffreddato, tritatelo grossolanamente.
  9. Al momento di servire, sformate il parfait su un piatto e decorate con il croccante.