giovedì 13 ottobre 2016

Dolcetti di zucca al miele e la sua composta


Con questi raffinati dolcetti partecipo al contest "Sei in cucina", la golosa sfida, ideata da sei bravissime foodbloggers, che ogni mese fa allenare la nostra fantasia.  
Il gioco  consiste in questo: una lista di sei ingredienti viene proposta mese per mese, stimolando la nostra creatività a dar vita ad un piatto, dolce o salato che sia, contenente  l’ingrediente chiave, più due  tra quelli suggeriti. 
Il tema di questo mese è “Profumi di bosco” e la lista degli ingredienti è questa:

-         INGREDIENTE CHIAVE: ZUCCA
-         Salsiccia
-         Camembert/Brie
-         Cannella
-         Cioccolato
-         Miele

Io ho scelto di preparare un dolce (che ripropongo abitualmente ogni anno a casa  mia), dove naturalmente la zucca la fa da padrona, ma un pregiato miele altoatesino ed un intenso cioccolato fondente al 70% made in Toscana contribuiscono all’ottima riuscita di questi eleganti dolcetti, dal gusto rotondo e delicato.

INGREDIENTI

600 gr di zucca già pulita
3 uova
100 gr di farina
4 cucchiai di miele
200 gr di zucchero
½ bustina di lievito
50 gr di burro fuso
Un pizzico di cannella
70 gr di cioccolato fondente al 70%
Polvere di pistacchio

PROCEDIMENTO

  1. Tagliate metà della zucca (300 gr) a cubetti piccoli e cuocetela a vapore per circa mezzora.
  2. Tagliate la zucca rimasta a dadini, mettetela in un pentolino con 120 gr di zucchero e mezzo bicchierino d’acqua.
  3. Cuocete a fuoco molto basso fin quando la zucca è quasi disfatta e tende a caramellare.
  4. Mettete la zucca cotta a vapore nel mixer con il miele, le uova, lo zucchero rimasto (80 gr),il lievito, la farina, la cannella e il burro fuso (freddo).
  5. Rivestite di carta forno una teglia, versatevi l’impasto e cuocete a 170° per circa mezzora.
  6. Spegnete il forno e lasciate riposare il dolce per 5 minuti.
  7. Frullate la zucca cotta nel pentolino e tenete da parte lo sciroppo di cottura.
  8. Sfornate il dolce freddo e con le formine da biscotti ricavate i dolcetti.
  9. Spennellateli con lo sciroppo di zucca, aggiungete un cucchiaino di confettura di zucca e decorate con scaglie di cioccolato e polvere di pistacchio.
PS: Si conservano in frigo.




       CON QUESTA RICETTA PARTECIPO A SEI IN CUCINA - LA SFIDA DEGLI INGREDIENTI



mercoledì 5 ottobre 2016

Frittelle di mele


Se avete voglia di qualcosa di dolce, ora e subito, queste fanno al caso vostro. 
Semplici e veloci da fare, le frittelle di mele sono deliziose e accattivanti, difficile porsi un limite. Il loro cuore profumato e fondente si sposa alla perfezione con l’esterno croccante. 
Potete decidere di farli in itinere, mentre pranzate o cenate, perché la tempistica e la modalità sono dalla vostra parte.
Vi avevo già accennato alla mia passione per i dolci con le mele, preparandovi ad una sorta di tormentone… abbiate pazienza!

INGREDIENTI

4 mele
150 gr di farina
200 ml di latte
2 uova
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella (facoltativo)
Olio di arachidi per friggere
Zucchero

PROCEDIMENTO
  1. Preparate la pastella. Sbattete le uova con il pizzico di sale, aggiungete il latte e la farina setacciata, mescolando bene fino ad ottenere un composto denso e senza grumi.  
  2. Lavate le mele e sbucciatele lasciandole intere.
  3. Con l’apposito attrezzo (in mancanza di questo aiutatevi con un coltello) privatele del torsolo e tagliatele in fettine di 1 cm.
  4. Tuffate le mele nella pastella.
  5. Friggetele in abbondante olio caldo fin quando saranno dorate.
  6. Ponetele su della carta assorbente da cucina e passatele nello zucchero (anche con un pizzico di cannella, secondo il vostro gusto).

Spaghetti ai finferli



Abitare tra l’Aspromonte e il mare comporta, tra le altre cose, poter reperire con la stessa facilità funghi appena raccolti o pesce direttamente sul peschereccio. La poesia dell’autunno non si esaurisce tra i colori e i profumi tipici di questo periodo ma nel trionfo di sapori e prodotti davvero sublimi, e i funghi sono tra i più emblematici.
Qualche giorno fa, mio fratello, amante dei funghi e ancor  più di andarne alla ricerca, a conclusione di una passeggiata nel bosco, ha riportato a casa un cestino pieno zeppo di funghi. Tra porcini e mazze di tamburo, c’erano anche i finferli (gaddhineddhi). 
Be’ diciamo la verità, non sono tra i più saporiti, di certo non paragonabili ai più nobili porcini, però… nonostante la mia tendenza a mangiare cibi piuttosto semplici o, di fronte all’eccellenza, addirittura in purezza, ho deciso di aiutare e rinforzare questi funghetti dal tipico colore aranciato, con degli ingredienti piuttosto saporiti.
E’ venuto fuori questo piatto, ben bilanciato e dall’ottimo sapore.

INGREDIENTI (per 4 persone)

400 gr di spaghetti
350 gr di finferli
100 gr di prosciutto cotto in 2 fette
50 gr di Fontina
50 gr di Grana grattugiato
1 bicchierino di Brandy
Prezzemolo
Olio evo
Sale, pepe

PROCEDIMENTO
  1. Eliminate la parte terrosa dai finferli e puliteli delicatamente con un panno umido.
  2. Tagliateli a fettine e metteteli in una padella con l’olio.
  3. Fate saltare i funghi a fuoco vivace, fino a che avranno buttato la loro acqua, poi abbassate il fuoco e cuocete per una decina di minuti.
  4. Unite il prosciutto tagliato a dadini, spruzzate con il Brandy, lasciatelo evaporare, salate, pepate e cuocete per una ventina di minuti (qualora fosse necessario aggiungete un po’ di acqua calda).
  5. Nel frattempo cuocete la pasta al dente, tritate il prezzemolo e tagliate a cubetti la Fontina.
  6. Scolate la pasta e trasferitela nella padella dei funghi, unite la Fontina, il prezzemolo e il Grana, e mescolate fin quando il formaggio filerà.

domenica 2 ottobre 2016

Il filetto all'uva


Finalmente arriva un secondo, ed anche un secondo importante. Rimaniamo in tema vendemmia, visto il periodo. E’ un modo diverso per mangiare il filetto, di certo il connubio con l’uva rende meno forte il sapore della carne. Leggermente agrodolce, questo piatto si presta bene ad una cena importante ma anche ad un semplice pranzo in famiglia, mettendo d’accordo tutti, grandi e piccini.

INGREDIENTI (per 4 persone)

600 gr di vitello tagliato in fette non troppo sottili
100 gr di uva bianca
100 gr di uva nera
100 ml di vino
3 cucchiai di farina
Olio evo
Sale, pepe

PROCEDIMENTO

  1. Pulite la carne da eventuali pellicine e infarinate leggermente ogni fettina.
  2. In una padella con l’olio fatela rosolare da entrambi i lati. Salate, pepate e tenetela in caldo in un piatto coperto.
  3. Nella stessa padella dove avete rosolato il filetto, aggiungete il vino e fatelo ridurre di circa la metà, quindi mettete gli acini tagliati a metà.
  4. Rimettete la carne in padella e fate cuocere nel sughetto per altri 5 minuti.



giovedì 29 settembre 2016

Mosto e mostarda


E’ tempo di vendemmia, è tempo di mostarda. 
La mostarda di uva, diversa dalla celebre mostarda preparata al nord Italia con frutta, zucchero e senape (la più famosa è la cremonese), è una preparazione a base di mosto con l’aggiunta di frutta secca, presente su tutte (o quasi)  le tavole in questo periodo. 
Qualche giorno fa parlavo con un’amica siciliana che mi raccontava della loro “mustata”, addolcita con la cenere (a bagno, in un sacchettino di lino, per l’intera notte) e arricchita da mandorle, poco cacao e cannella. Ieri, un’altra amica, all’uscita della Messa vespertina, mi parlava della sua, “Ci metto le noci, le mandorle, le nocciole, il cedro candito e piace a tutti.” Ci credo, lei è una vera regina dei fornelli!  
Io la preparo solo con le noci  per il semplice motivo che fin da piccola la mangio così, quindi per me la mostarda è questa.

INGREDIENTI

2 l di mosto (da ridurre a 1 l)
90 gr di amido di mais
Noci (andate a sentimento)

PROCEDIMENTO
  1. Versate il mosto appena pigiato (questa caratteristica è fondamentale perché non deve essere in fermento) in una pentola. A fuoco dolce portate a ebollizione e fate ridurre della metà . Se è il caso, filtratelo.
  2. Con una frusta mescolate l’amido con circa 100 ml di mosto, evitando che si formino grumi.
  3. Pian piano versate il rimanente mosto sul composto di amido, mescolando con cura.
  4. Ponete sul fuoco e, sempre a fiamma media, fate bollire fin quando la mostarda avrà raggiunto la giusta consistenza.
  5. Fuori dal fuoco aggiungete le noci sminuzzate o la frutta secca che preferite.
  6. Versate la mostarda in un piatto o in formine monoporzione e decorate a vostro piacere.
  7. Lasciate raffreddare in frigo per almeno 4 ore.



PS: Io non aggiungo zucchero perché il mosto ha una sua dolcezza naturale, ma se volete metterlo consideratene 100 gr ogni litro.

lunedì 26 settembre 2016

Pasta fagiolini e patate


Ancora “cibo confortevole” e ancora una ricetta della nostra tradizione contadina. La pasta fagiolini e patate, penso, possa considerarsi  parte del patrimonio culturale del mio paese, è, infatti,  un pilastro della cucina locale.
La stagionalità dei fagiolini vuole che questo piatto, seppur “comfort” e caldo si mangi in estate, ma lo si fa, vi assicuro, con grande piacere e naturalezza. 
Analogamente alla pasta e fagioli o, comunque, ai piatti della tradizione , ognuno pensa di possedere la ricetta giusta, e così c’è chi mette la cipolla, chi il pomodoro fresco e chi la passata, chi le zucchine e chi no… A proposito di zucchine, stamattina parlando con un amico di quello che avrei preparato a pranzo, mi ha detto: “mi raccomando le zucchine”, ed io: “rigorosamente!”. In realtà, credo che le zucchine non siano un ingrediente opzionale ma canonico!

INGREDIENTI (per 4 persone)

500 gr di fagiolini
3 zucchine
3 patate
2 pomodori
320 gr di pasta
Olio evo
Sale
Basilico

PROCEDIMENTO
  1. Lavate e pelate le patate, tagliatele a cubetti e mettetele in una pentola partendo da acqua fredda (gli ortaggi che crescono sottoterra vanno cotti partendo da acqua fredda).
  2. Lavate i fagiolini e spuntateli dalle estremità, lavate e tagliate le zucchine ed, infine, spellate e private dei semi i pomodori, quindi tagliate a cubetti.
  3. Appena le patate iniziano a sobbollire, aggiungete fagiolini, zucchine e pomodoro. Aggiustate di sale e condite con un filo d’olio.
  4. A fiamma dolce continuate la cottura finchè non risulteranno teneri.
  5. Unite la pasta (io ho usato degli spaghetti spezzati).
  6. A cottura ultimata, condite con olio evo crudo e basilico fresco.

venerdì 23 settembre 2016

La Crema pasticcera del maestro Santin


La ricetta di oggi non ha bisogno di grandi parole, è lei la regina della pasticceria italiana. Base, supporto, compagna in molte preparazioni, la crema pasticcera regna sovrana nella nostra tradizione pasticcera.
Propongo qui la versione del maestro Santin, autorevole protagonista della pasticceria contemporanea.
Prometto di non essere prolissa ma voglio spendere due parole su Maurizio Santin. Figlio “d’arte” - il papà Ezio è stato chef e patron della pluristellata “Antica Osteria Del Ponte”, punto di riferimento non solo per i gourmets e gourmands milanesi ma dell’Italia intera -  vanta nel curriculum collaborazioni con AlainDucasse, Joel Robuchon, Georges Blanc. Le spiccate qualità professionali si uniscono ad una grande disponibilità e generosità, sempre pronto a dispensare consigli, correggere, guidare; anche una sola parola, ma non c’è mai stato un mio messaggio (e non sono pochi!) a non ricevere risposta. Questo modo di fare, concretizza la sua filosofia di “pasticceria democratica”, “[…] se decidi  di essere “social” allora devi darti, devi permettere che ciò che insegni o divulghi sia compreso da tutti e soprattutto devi dare la possibilità che quella ricetta riesca.” Senza dubbio riesce, egregiamente, ogni giorno nel suo intento.
Da qualche mese è al timone della pasticceria dell' Antico Caffè Spinnato di Palermo, e naturalmente è stata una delle  tappe durante il mio ultimo viaggio in Sicilia. Sopportata e supportata dai miei compagni di viaggio, abbiamo trascorso gran parte del  pomeriggio al tavolo della pasticceria, onorando e assaporando i dolci del maestro Santin. Dolci da estasi per un'eccellente esperienza di gusto da non dimenticare.

INGREDIENTI

½ l di latte intero
4 tuorli
125gr. di zucchero semolato
40 gr di farina
Bacca di vaniglia o buccia di limone


PROCEDIMENTO
  1. Scaldare il latte in un pentolino con la buccia di limone (senza portare a bollore).
  2. In una ciotola, mescolare con una frusta i tuorli con lo zucchero, fino a rendere il composto omogeneo.
  3. Unire la farina setacciata.
  4. Unire il latte scaldato al composto, mescolare bene con la frusta e riportare tutto sul fuoco.
  5. Cuocere fino ad un minuto dopo il bollore.
  6. Riempite la vasca del lavello con acqua freddissima.
  7. Mettete dentro il fondo della pentola e continuate a mescolare affinchè la crema raffreddi velocemente.
  8. Una volta raffreddata, versatela in una ciotola, copritela con la pellicola a contatto e trasferitela in frigo.