E’ tempo di vendemmia, è tempo di mostarda.
La mostarda di
uva, diversa dalla celebre mostarda preparata al nord Italia con frutta,
zucchero e senape (la più famosa è la cremonese), è una preparazione a base di
mosto con l’aggiunta di frutta secca, presente su tutte (o quasi) le tavole in questo periodo.
Qualche giorno
fa parlavo con un’amica siciliana che mi raccontava della loro “mustata”, addolcita
con la cenere (a bagno, in un sacchettino di lino, per l’intera notte) e
arricchita da mandorle, poco cacao e cannella. Ieri, un’altra amica, all’uscita
della Messa vespertina, mi parlava della sua, “Ci metto le noci, le mandorle,
le nocciole, il cedro candito e piace a tutti.” Ci credo, lei è una vera regina
dei fornelli!
Io la preparo solo con le
noci per il semplice motivo che fin da
piccola la mangio così, quindi per me la mostarda è questa.
INGREDIENTI
2 l di mosto (da ridurre a 1 l)
90 gr di amido di mais
Noci (andate a sentimento)
PROCEDIMENTO
- Versate il mosto appena pigiato (questa caratteristica è fondamentale perché non deve essere in fermento) in una pentola. A fuoco dolce portate a ebollizione e fate ridurre della metà . Se è il caso, filtratelo.
- Con una frusta mescolate l’amido con circa 100 ml di mosto, evitando che si formino grumi.
- Pian piano versate il rimanente mosto sul composto di amido, mescolando con cura.
- Ponete sul fuoco e, sempre a fiamma media, fate bollire fin quando la mostarda avrà raggiunto la giusta consistenza.
- Fuori dal fuoco aggiungete le noci sminuzzate o la frutta secca che preferite.
- Versate la mostarda in un piatto o in formine monoporzione e decorate a vostro piacere.
- Lasciate raffreddare in frigo per almeno 4 ore.
PS: Io non aggiungo zucchero perché il mosto ha una sua
dolcezza naturale, ma se volete metterlo consideratene 100 gr ogni litro.
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